beh, questa è la mia seconda STORIA...(odio il termine fiction), spero vi piaccia!in effetti si riprende la fine della mia prima storia...per fare questa XD ke confusione :S
Prologo
Cari era a mare con i suoi genitori, Kairi e Sora. Ad un tratto, suo fratello Tai gridò di un ragazzo svenuto a riva. Accorsero tutti e videro un pallido ragazzo, con i capelli dorati e i tratti fini. Quando rinvenne poterono vedere i suoi occhi castani, attorniati da ombre azzurrine. "Stai bene?" chiese Cari al ragazzo. Lui si guardò attorno, un po' spaesato, poi annuì. tai e Sora lo aiutarono ad alzarsi. In quel momento, inaspettatamente, il Keyblade comparve in mano a Sora. Si voltò verso Kairi "Credi che..?" ma non fece in tempo a finire la domanda che il Keyblade scomparve, per ricomparire in mano a Cari. Lei lo agitò in aria poi, inebetita, guardò il padre. "Ma, allora era tutto vero!!". Sora annuì, mantenendo viva l'attenzione sul ragazzo. Quando arrivarono a casa lo adagiarono sul divano, aspettando che si riprendesse. Intanto Sora spiegava la situazione a Cari. "Il Keyblade è un'arma potente, può sconfiggere gli Heartless e chiudere i cuori dei mondi" e molte altre cose di cui Cari non capiva un'acca. Il ragazzo si riprese e si alzò dal divano. I suoi strani occhi scrutavano nella casa, in cerca di qualcosa di familiare. "Ehi, ciao! Come ti senti?" chiese Cari. Egli fissò il suo sguardo su lei e Sora, come se li avesse già visti. "S...sì sto bene, credo. Mi chiamo Hanno, piacere!" e abbozzò un mezzo sorriso. "Beh, io sono Cari, piacere mio!" e si presentarono tutti gli altri. Quel ragazzo era fin troppo strano, lo si capiva da come scrutava i presenti. "Allora, come sei arrivato sull'isola?" chiese Sora. Hanno lo guardò storto poi, assunta un'espressione triste, disse "Non lo so, non ricordo niente!". Kairi, un po' impietosita, lo ospitò nella vecchia casa accanto, che Hanno accettò senza indugiare.
Quella sera Cari andò a letto prestissimo e si addormentò all'istante. Cadeva. Cadeva. Cadeva. Ma, che stava succedendo? Cadde in mare, ma... perchè riusciva a respirare allora? I suoi piedi poggiarono su una piattaforma, che si illuminò, come se stesse aspettando solo lei. Sulla piattaforma erano rappresentati Sora, Kairi e altri due ragazzi. Chi potevano essere? Uno era con i capelli color paglia, molto scompigliati, l'altra aveva lunghi capelli biondi. No, non li conosceva, ma avevano un che di familiare. Si avvicinò alle figure dei ragazzi. Tutt'a un tratto dietro di lei apparvero strani esseri con gli occhi gialli e antenne, che l'attaccarono. Lei impugnò il Keyblade. Li sconfisse immediatamente. Poi il vuoto. Si svegliò di soprassalto. Scese in cucina, dove trovò la famiglia riunita per la colazione. mangiò in fretta e furia. Poi, quando anche gli altri finirono si avvicinò a Sora "Papà ti devo aprlare". Lui la seguì fino in salotto, dove gli raccontò per filo e per segno il suo strano sogno. Sora la prese per le spalle e la guardò dritto negli occhi, poi sorridendo disse "Questo è solo un'inizio" ed era verissimo...
